Accade sempre qualcosa di magico, mistico e irresistibile quando due o più culture convivono nel vissuto di una persona che può elaborarle, farle proprie e dare espressione a un qualcosa di unico e irripetibile. Una commistione di ispirazioni che se accompagnata dall’impegno di voler valorizzare tradizioni secolari poco conosciute, di dare voce a una terra che, per disparità geografiche e quindi anche diverso sviluppo, è stata più lasciata indietro rispetto ad altre e, non da ultimo, sostenere i diritti delle donne così poco ancora tutelati in alcune parti del mondo, assume i toni di impresa umanitaria dall’immenso valore a braccetto con gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Usha Bora, indiana di origine, parigina di adozione, ha saputo dar vita a tutto questo. Con le splendide creazioni di Jamini, brand di accessori e articoli per la casa da lei fondato, ha voluto raccontare il suo amore per l’India, terra dei fiori di loto, dei colori che mai più potrai scordare, della spiritualità e fonderlo con lo charme e l’eleganza parigine. Un esempio di come la ricchezza che un essere umano custodisce nel cuore possa, attraverso la creatività, divenire un patrimonio comune che ispira, incanta, avvolge e regala alla quotidianità di tutte joie de vivre.

Foto di Lyloutte Studio, Francia
Quando è nata l’idea del brand Jamini e come si è sviluppata?
Ho lavorato per alcuni anni come Product Manager presso L’Oréal a Parigi ma l’India, il mio paese di origine, mi mancava terribilmente e volevo creare una situazione lavorativa che mi portasse lì spesso. Così ho iniziato ad avere alcune idee e alla fine ho deciso che avrei cercato cose belle e che avrei usato il mio lato più selvaggio ed estremamente creativo per adattarle ai gusti francesi. Quindi voilà! Nel 2007 ho iniziato a produrre tessuti, ricami e trame per grandi marchi come Agnès B, Dior kids, Bonton e BA&SH. L’ho fatto per alcuni anni ed è andata molto bene. Nel 2010 ho quindi deciso di creare una mia linea di accessori e successivamente ho lanciato una linea di sciarpe. Nel 2013 abbiamo aperto il nostro flagship store nel 10 ° arrondissement e ho lanciato la linea home. Ora, Jamini è un marchio di accessori e lifestyle di fascia alta che combina l’artigianato indiano con un forte tocco di chic parigino. Tutti i miei prodotti sono fatti a mano. Voglio mostrare le meravigliose tecniche tessili indiane e, soprattutto, invitare tutti attraverso il mio lavoro a viaggiare con me in diverse regioni dell’India! Collaboro con artigiani esperti con la speranza che mostrare e promuovere il loro lavoro sia un modo per trasmettere le loro competenze alle generazioni future. Jamini è anche una storia di famiglia. Mio padre, dopo il pensionamento, ha avviato una piccola impresa per produrre carta fatta con gli escrementi di rinoceronte ed elefante: ed è proprio questa che uso per i nostri adorabili quaderni. I nostri prodotti vengono acquistati da clienti che cercano prodotti autentici, che abbiano una storia.
Nel tuo sito racconti che Jamini In Hindi è una parola che descrive il colore viola che tinge i petali dei fiori di loto presenti in gran numero nelle zone umide dell’Assam. Perché hai scelto questo nome?
Crescere ad Assam è stato meraviglioso, circondata dalla fragranza del tè fresco proveniente dalle piantagioni intorno a casa, dei fiori di gelsomino, della vegetazione lussureggiante. Osservare cervi, uccelli rari come i buceri dalla mia veranda e passare molto tempo nella foresta di Kaziranga la patria di molte specie di animali in via di estinzione come il rinoceronte cornuto. Ho avuto così tante avventure in questa splendida parte dell’India. Una volta sono stata inseguita, rischiando quasi la vita, da un elefante selvatico, e io stessa nonostante i rischi mi sono spinta nel seguire una tigre per osservarla. Per tutti questi motivi Assam ha una grande influenza nella mia vita, e quindi è molto presente anche nel DNA di Jamini. Il nostro logo è ispirato alle centinaia di fiori di loto che crescono nelle paludi tutt’intorno a casa mia. La linea di tessuti, di sciarpe e di articoli per la casa proviene da influenze tribali, dai ricami presenti negli indumenti indossati dalle donne della regione. Quando ho lanciato Jamini, ho preso la decisione che mi sarei impegnata a promuovere le arti e l’artigianato di questa regione dell’India meno conosciuta rispetto a tante altre. Questo spirito continuerà a essere sempre la forza trainante del marchio.

Foto di Olivier Meriel

Foto di Olivia Thebaut

Foto di Sophie Denux

Oltre alla rigogliosa vegetazione quali sono le caratteristiche di questa regione ?
Assam è estremamente ricca di risorse naturali come il tè, il legno e il carbone. Ha anche una fiorente industria tessile, come nella maggior parte dell’India. Ma questa terra, a causa della sua posizione geografica, ha subito anche un ritardo nello sviluppo economico oltre che instabilità politiche a causa di violenti scontri tra persone di diverse tribù ed etnie. Dall’altra parte però è stato proprio questo mélange di persone e tribù ad essere una delle cause principali della proliferazione di diverse tecniche di tessitura per le quali la regione è nota. Per me un’immensa fonte di ispirazione e sperimentazione.
Cosa significa per te creare valorizzando le tue radici?
Utilizzare tecniche secolari per evidenziare come il patrimonio culturale di un paese porti in sé le chiavi della modernità è la filosofia di Jamini. Offriamo una finestra sulla cultura indiana e sui suoi abili artigiani, capaci di dialogare senza sforzo con l’eleganza francese contemporanea per creare un’estetica moderna e di qualità. Questo crea un’armonia di colori e fantasie che diviene ancora più bella con l’impegno di mettere in luce l’ingegno di uomini e donne appassionati della loro terra e del loro mestiere. Mi muovo in modo fluido senza sforzo tra questi due mondi, la cultura Indiana e quella francese, e li comprendo entrambi. Con l’inventiva di un alchimista, voglio identificare e isolare, curare e mescolare e, infine, accelerare e trasformare. Jamini è molto più di un marchio di lifestyle, è un viaggio intrigante dove la realtà si trasforma in poetica eleganza.
Con quali materiali vengono fatti i tuoi tessuti?
Principalmente in cotone usando alcune tecniche tradizionali dell’India: tessitura a mano, stampa a blocchi e carta fatta a mano. La tessitura a mano di filati di cotone e seta è molto popolare in Assam. Quasi ogni casa ha un filatoio e un telaio manuali con cui le donne tessono i propri tessuti guadagnandosi così una sorta di libertà economica. Ogni tribù ha il proprio codice che si identifica in motivi raffiguranti esseri umani, animali o puramente grafici. Jamini lavora con diversi gruppi di tessitura concentrandosi principalmente sulla seta Eri, detta anche seta della pace, o su una qualità morbida e pura di cotone. La seta Eri è una qualità rara ed eccezionale. È realizzata con un filato prodotto dal baco Eri e raccolto senza ucciderlo. (il suo involucro presenta un foro che gli permette di uscire dal proprio bozzolo senza romperlo. L’allevatore attende dunque che la crisalide, divenuta farfalla, voli via per poi iniziare il processo di dipanatura del filamento di seta, ndr). È una qualità di seta calda e pesante che è semplice, ma estremamente elegante. Per quanto riguarda la colorazione e le fantasie viene utilizzata la stampa a blocchi, o Dabu, una tecnica di stampa a mano che utilizza blocchi di legno. E’ spesso associata al Rajasthan, ma ora è abbastanza comunemente usata in diverse parti dell’India. Realizziamo anche bellissimi quaderni con carta 100% naturale e fatta a mano. Il marchio collabora con il piccolo laboratorio di mio padre che ha trovato un modo per produrre carta dai rifiuti di elefanti e rinoceronti senza rovinare le preziose foreste dell’Assam. E’ una persona determinata a proteggere l’ambiente e ad offrire una fonte di reddito per le donne dei villaggi che circondano le foreste. La mia famiglia ha anche creato un fondo che aiuta a proteggere le foreste dai bracconieri e dalla deforestazione, questioni ambientali che non sono comunemente discusse. Dietro ogni metodo e materiale utilizzato da Jamini, c’è una forte determinazione a preservare le tradizioni secolari nel pieno rispetto dell’ambiente umano e naturale, integrandole armoniosamente con un’estetica contemporanea.

Foto di Sophie Denux

Foto di Claudio Cambon

Claudio Cambon

Foto di Claudio Cambon
Che tipo di catena di fornitura segui?
Lavoriamo direttamente con i gruppi di artigiani e ONG per rimanere vicini ai nostri atelier. Non lavoriamo con agenti e intermediari e cerchiamo di avere una catena di comunicazione costante con i nostri tessitori e stampatori. Questa è davvero la forza trainante della nostra offerta e della nostra visione: essere vicini agli artisti per realizzare i nostri bellissimi pezzi.
Qual è il tuo obiettivo come marchio sostenibile?
Continuiamo a promuovere il savoir faire e la tradizione per aiutare gli artigiani economicamente svantaggiati a continuare il loro mestiere. Stiamo cercando sempre più fonti organiche per creare tessuti e coloranti, carta ecologica e finiture fatte a mano mentre ampliamo la nostra gamma. Continueremo a sostenere le donne e le ragazze associate a varie ONG con cui lavoriamo per aiutarle nella loro formazione così che possano avere un futuro di successo professionale.
E’ davvero prezioso questo vostro impegno. Tu sei un esempio di donna che ha realizzato una brillante carriera. Come te tante altre donne oggi stanno realizzando progetti meravigliosi prendendo il loro posto nel mondo degli affari. Personalmente quali sfide hai incontrato per realizzarti?
Sono stata estremamente fortunata ad aver incontrato persone meravigliose che mi hanno sostenuta e incoraggiata. Penso che sia molto importante avere un atteggiamento molto positivo e non necessariamente dare le cose per scontate. Ai francesi piace giocare secondo le regole, ma quando vengono spinti, in realtà sono abbastanza aperti a nuove idee. Ad esempio, lo spazio che volevo prendere in affitto per il mio primo negozio inizialmente sembrava non accettare proposte da idee imprenditoriali come la mia. Questo spazio è di proprietà di una propaggine della Mairie de Paris, (SEMAEST) il cui obiettivo è cambiare un certo numero di quartieri di Parigi. Nel 10 ° arrondissement, volevano specificamente evitare le aziende tessili perché tra le varie motivazioni, questa zona è invasa da grossisti di magliette. Alla fine ho deciso di inviare comunque la mia domanda per Jamini e, come prevedevo, l’hanno rifiutata. Niente tessuti. Ho insistito e ho inviato loro la storia del marchio, un link al mio sito web, i piani di sviluppo per il futuro e tanto altro. Sono tornati, si sono ricreduti e mi hanno detto un grande sì! Non solo. Ad oggi mi aiutano, mi incoraggiano ogni giorno e cercano di fare del loro meglio per parlare di me con i media. Quindi il mio consiglio a tutti gli aspiranti imprenditori in particolare alle donne è: non accettate il primo no come risposta. Superate i limiti e i confini. Con un pò di tenacia e un po’ di fortuna, si possono fare molte cose! Le sfide invece che ho incontrato sono state principalmente finanziarie come tasse e politiche di assunzione. La Francia non è davvero un posto facile per assumere persone. Le regole sono davvero complicate ed estremamente svantaggiose per gli imprenditori. Allo stesso tempo però qui c’è tanta creatività e ispirazione ovunque! Le idee nascono facilmente, i creativi sono così facili da trovare, un milione di progetti potrebbero nascere ogni giorno. La cosa che preferisco dell’essere un’imprenditrice è avere la libertà di provare nuove idee. Potermi fidare del mio istinto e fare il grande passo.

La vostra realtà quanto ha accusato della crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19 e come avete reagito?
I nostri clienti sono stati di grande sostegno durante il COVID. Essendo rimasti a casa hanno scelto questo momento per ridecorare le loro case supportando così le piccole imprese che realizzano prodotti unici e significativi. Siamo grati e riconoscenti per questo e incoraggiati a fare ancora di più dei bellissimi pezzi in futuro.
I tuoi progetti per il futuro?
Sono una disperata sognatrice! Mi spingo sempre oltre i miei limiti in termini di creatività e sfide. Quest’anno lanceremo una gamma molto speciale di biancheria da tavola realizzata al 100% in cotone biologico e abbiamo interessanti collaborazioni in arrivo con artisti e persone di vari continenti.

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