Bali, un paradiso naturale. Un luogo incantevole dove ogni giorno è scandito da esperienze mai causali, incontri che ti accompagnano verso la conoscenza di uno stile di vita sempre più vicino alla tua vera essenza e alla bellezza di agire in armonia con la natura, con rispetto e amore. Incontri come quello avvenuto da Alchemy, ristorante vegano, il primo crudista sorto nella città di Ubud, capitale culturale dell’isola. Il sogno di alcuni amici uniti da grandi ideali ha dato il via a un progetto sempre più in espansione con il desiderio di diffondere l’importanza di curare la propria salute e il benessere del nostro Pianeta partendo da un’alimentazione equilibrata basata su materie prime naturali e piatti crudisti dove il cibo mantiene la propria originaria energia vitale in grado di donare forza e vigore. Ho incontrato la meravigliosa Shanti Allen una delle fondatrici, chef crudista e autrice del libro The Raw Alchemist in cui sono raccolte le principali ricette del ristorante, per conoscere più da vicino un approccio alla vita in grado di rivoluzionare davvero la nostra vita, quella di chi ci sta accanto e impattare positivamente sul cambiamento del nostro Pianeta.
Il tuo background formativo è in antropologia sociale e hai avuto anche un’esperienza di vita e di studio nell’Amazzonia peruviana. Perché hai scelto di diventare una chef crudista e poi imprenditrice?
Non ho scelto di diventare quelle cose, è successo semplicemente a causa del mio intenso interesse nel seguire il mio cuore e ciò che mi ispira. Mi sono divertita moltissimo ogni giorno da quando ho avviato Alchemy insieme a uno straordinario team di amici e colleghi. Mi piace quello che faccio e mi rende felice. Mi sento anche soddisfatta sapendo che il movimento Plant Based sta crescendo come risultato di tutto ciò che faccio.

Qual è la filosofia dietro tutte le cose che stai facendo?
Il mio obiettivo è essere la creatrice della mia vita e vivere per seguire i miei interessi e le mie passioni. Quella principale è la compassione per il benessere degli animali. Quando i miei figli erano piccoli, ho iniziato a conoscere meglio l’industria lattiero-casearia. Ho compreso che tutto si basa sulla rottura del legame tra la mucca e i suoi cuccioli, un qualcosa a cui non voglio assolutamente prendere parte.
L’altra mia passione è il cibo. Sono sempre stata una buongustaia. Sono cresciuta in una comune vegetariana nel nord della Svezia dove coltivavamo le nostre verdure. Fin da piccola mi occupavo della cucina, con grandi progetti culinari legati anche alla panificazione. Mia madre mi ha dato tanta libertà e permesso di esprimere la mia creatività, il massimo che si possa desiderare per coltivare una passione.
Hai qualche ricordo speciale della tua infanzia e del tuo rapporto con il cibo naturale?
Adoro questa domanda perché ho avuto un’infanzia indimenticabile e amo pensarci e ricordarla. Nella mia infanzia mangiavo molte piante crude, sia selvatiche che coltivate. Nella comunità vegetariana in cui vivevo, coltivavamo le nostre verdure biologiche e spesso passavo il mio tempo in una gigantesca serra calda con il mio migliore amico. Lì abbiamo avuto conversazioni filosofiche per ore mentre mangiavamo cetrioli e pomodori raccolti direttamente dalla pianta così come le carote in giardino: le pulivo e le mangiavo, senza alcuna esitazione. Mi piacevano tanto i piselli così dolci, croccanti e succosi. In estate mangiavo mele, prugne, fragole, mirtilli e persino fiori di campo. Ma la cosa più buona in assoluto erano le fragoline di bosco chiamate “smultron”.
Ho avuto un mentore e amico indimenticabile, un vecchio gentile con una lunga barba bianca di nome Tore. Mi ha insegnato a raccogliere e mangiare le ortiche senza pungermi. Faceva rotolare le foglie tra i palmi delle mani prima di metterle in bocca e mangiare.
Come può il cibo crudo migliorare la nostra salute e il nostro stile di vita?
È abbastanza logico mangiare il cibo fresco e crudo, così come è stato creato dalla natura. Poiché è raccolto direttamente dalla pianta è pieno di energia vitale molto preziosa per diventare più forte e vivere più a lungo. Il cibo crudo è anche ricco di enzimi che ci aiutano nella digestione e nel metabolismo. Quando il cibo viene cotto ad alte temperature gli enzimi muoiono. Adoro il cibo cotto, non fraintendermi ma avere del cibo crudo in ogni pasto fa un’enorme differenza. Le piante crude hanno anche livelli molto elevati di vitamine, minerali, antiossidanti e micronutrienti. Ma c’è ancora di più. Credo addirittura che il modo in cui mangiamo possa favorire l’armonia e la felicità e avere un grande effetto sulla qualità della nostra vita. Questa è stata la mia esperienza.


Verdure miste con mandorle attivate (ovvero pre-germogliate con acqua, ossigeno e luce naturale, poi esiccate a bassa temperatura. Durante la germinazione la frutta espelle delle sostanze vegetali per noi dannose tra cui l’acido fitico, ndr) , crauti rosa fatti in casa, bacche di goji, scaglie di cocco e germogli. In un contenitore da asporto biodegradabile fatto in casa a base di foglie di banana.

Pizza con crosta di pomodori secchi, salsa marinara, verdure fresche e ananas.


Le persone a volte manifestano molta resistenza a cambiare il proprio stile di vita, il cibo che mangiano, soprattutto in Italia dove abbiamo una lunga tradizione gastronomica. Come sensibilizzare gli altri a comprendere quanto sia importante prendersi cura di sé partendo da ciò che mangiamo?
Quello che consiglio è di mangiare sia cibi freschi e crudi che comfort food, in perfetto equilibrio. Con comfort food intendo quel cibo per noi importante dal punto di vista emotivo. Avere circa il 50% di elementi freschi nella nostra dieta è un inizio fantastico. Il comfort food può essere meraviglioso e persino importante poiché ci fa stare bene mangiare quei cibi deliziosi che tanto ci piacciono. Adoro preparare una bella pizza al forno a base vegetale o patate al vapore o un piatto di pasta saporito e mangiarlo con un sacco di insalata fresca. Amo il cibo che sazia e contiene elementi leggeri, freschi e salutari.
Come è iniziato il progetto di Alchemy e perché hai scelto Ubud a Bali per realizzarlo?
Sento che è un piano divino. Ho seguito le cose che mi ispiravano e sono entrata in un luogo di tolleranza, e tutto si è evoluto in un modo meraviglioso. Tutto è iniziato quando ho intrapreso un’avventura con i miei figli, due gemelli, e il loro papà. Siamo andati a Bali per un viaggio di 5 mesi e ci siamo sentiti subito a casa decidendo alla fine di rimanere. A Ubud sono entrata in contatto con un gruppo di persone straordinarie con cui amo lavorare ancora oggi. Ci siamo sentiti tutti ispirati a seguire il nostro sogno e abbiamo creato insieme Alchemy. Una cosa tira l’altra e ora Alchemy è composta da un centro yoga, una clinica olistica, un negozio, un’accademia culinaria e diversi ristoranti.




Ubud è la capitale mondiale della cucina a base vegetale. Sai perché?
A Ubud puoi trovare ad ogni angolo ristoranti con questo tipo di proposte e credo sia davvero meraviglioso. Non so perché proprio Ubud ma per secoli è stato un luogo dove le persone venivano per guarire. Il nome Ubud deriva dal nome Ubad che in realtà significa “medicina”. Forse ha qualcosa a che fare con questo, non lo so, ma sento che questa città ha un’energia speciale.
Avete anche Alchemy Academy dove proponete corsi di cucina. Perché qualcuno dovrebbe prenderne parte?
Alchemy Academy è un luogo per coloro che amano cucinare e sono interessati a imparare tutto quello che c’è da sapere sugli alimenti di origine vegetale. È anche un luogo per sostenere coloro che vorrebbero avviare un’attività dove proporre cibo a base vegetale. Per molte persone è un’esperienza indimenticabile, è un’opportunità per incontrare persone affini e godere di nuove connessioni.
Hai nuovi progetti per il futuro?
Il prossimo obiettivo è aprire Alchemy a Tokyo. Sono così entusiasta di questo. Sono felice di questa espansione. In questo momento il Pianeta, più di ogni altra cosa, ha bisogno di più compassione e più cibo a base vegetale. Scriverò anche un altro libro di cucina l’anno prossimo per mostrare come il menu di Alchemy si è evoluto nel corso degli anni.

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