La bellezza ha la capacità di aprire i cuori, far emergere il buon umore, creare armonia. È un catalizzatore molto potente di energia positiva sempre più necessaria per costruire insieme un futuro dove il rispetto delle persone e della natura siano al centro di ogni azione che compiamo. Ogni giorno. Tutti i giorni. Il termine stesso Bloom, parte del titolo del nostro magazine, indica il nostro profondo amore verso l’ambiente e tutti i suoi preziosi abitanti. Rimanda esplicitamente all’azione di sbocciare caratteristica dei fiori. Colori sgargianti, forme sinuose, profumi avvolgenti si susseguono in meraviglie stagionali che ognuno e ognuna di noi può godere intorno a sé. I fiori inoltre ci rievocano ricordi, sensazioni, legami. Sono l’ornamento del nostro splendido Pianeta, la sua massima espressione di poesia. Curarli, apprezzarli, non viverli come nostra proprietà ma come un dono offerto, trattarli con gentilezza, conoscerli a fondo e imparare a stare in più profonda connessione con tutto l’ecosistema che ruota intorno a loro, questo infonde tanta felicità. Dopo essermi innamorata dei suoi fiori e ispirata dall’amore con cui li coltiva, ho intervistato Niki Irving, fiorista e fondatrice di Flourish Flower Farm a Asheville nel Nord Carolina (USA). Zero sostanze chimiche, solo devozione e tanta passione. Ecco gli ingredienti di un progetto davvero eccezionale che ci apre sempre più gli occhi sulle sfide globali climatiche che stiamo vivendo e sul sentirci tutte e tutte protagonisti decisivi nel creare un futuro migliore.
Vorrei partire dal tuo sogno di diventare una fiorista. Nel tuo sito hai scritto che un giorno ti sei immaginata dei campi pieni di fiori e tu che ti prendevi cura di loro. Subito dopo hai sentito la necessità di realizzare quella visione. Qual è stato il percorso che ti ha portato a creare la tua meravigliosa attività?
Il solo tornare a quel momento mi entusiasma perché quella visione ora è reale. E questo è davvero straordinario. Quando ero bambina i miei genitori avevano un’azienda di paesaggistica dove creavano giardini per le case. Ho sempre pensato che l’avrei gestita io in futuro ma poi quando ero all’università mio padre ha venduto tutto. Per dieci anni quindi mi sono dedicata ad altri lavori e ho viaggiato molto fino a quando ho sentito che ero pronta per un grande cambiamento. Comprare casa, adottare dei cani, fare un nuovo passo con il mio compagno e aprire una mia attività. Un giorno mentre facevo trail running, all’improvviso ho visto l’immagine di cui accennavi tu: io circondata da fiori mentre me ne prendevo cura. Ho pensato “Questo è quello che voglio fare”. Ho condiviso questo sogno con il mio partner e abbiamo deciso di buttarci. A quel tempo, lavoravo come manager aziendale. Era un buon lavoro ma non lo amavo, non faceva per me. Così, ogni giorno, quando tornavo a casa, iniziavo a lavorare al progetto della fattoria, pianificando tutto. Sono stata molto fortunata ad aver già avuto esperienze con la gestione di una piccola impresa. Ho fatto un business plan e ho messo tutto in un budget. Per i primi sei mesi ho fatto progetti e poi ho trovato un posto dove coltivare i fiori grazie a un amico che mi ha affittato un terreno. Ora guardo fuori dalla finestra di casa mia e vedo che il mio sogno si è avverato.
I tuoi genitori ti hanno trasmesso una grande passione per la natura. Qual è il ricordo più bello che hai della tua infanzia riguardo a questo?
Vicino all’ufficio di mio padre c’era un gigantesco albero di magnolia con enormi fiori bianchi. Io mi arrampicavo fino in alto. Era un posto magico per me, il mio luogo segreto.
Tu coltivi fiori di alta qualità, organici. Quante varietà avete e qual è la più particolare?
Probabilmente coltivo più di 300 diversi tipi di fiori. Le persone mi chiedono qual è la mia specialità e la mia risposta è coltivare un po’ di tutto e creare scenografie speciali per i matrimoni. Per quanto riguarda le Dalie, ad esempio, ne ho 60 varietà. Adoro le piante e aiutarle a crescere.
Anche io amo molto la natura e sento questa profonda connessione con lei, sento che siamo la stessa cosa. Cosa ne pensi di questo periodo storico in cui abbiamo distrutto e stiamo distruggendo così tante bellezze naturali? Come ti senti?
Ottima domanda. Sento che è un dono per me avere l’opportunità di prendermi cura del mio piccolo pezzo di terra e poi restituirlo al mondo. Ogni volta che pianto qualcosa, e lo vedo crescere, mi entusiasma. Gli uccelli, i conigli, le api, gli insetti… mi rendono consapevole dell’ecosistema in cui viviamo e mi danno anche l’opportunità di preservarlo e fare in modo che possa essere sicuro per tutte le creature qui. Mi rende orgogliosa il fatto di non usare pesticidi. Voglio preservare questo posto, il suolo, tutti i fiori, le montagne, gli uccelli… A volte mi fermo e penso: gli uccelli sono così felici! E questo rende felice anche me. Mi fa sentire piccola ma in senso buono. So che non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare la mia piccola parte. Quando ospitiamo i workshop e le persone visitano la nostra fattoria cerco di trasmettere loro tutta la bellezza della natura. Sento che sto facendo la mia piccola parte sperando di avere un impatto su scala più ampia.
Hai un fiore preferito?
SÌ. A volte cambia ma torna sempre al ranuncolo. Ora stanno fiorendo e li adoro. Hanno un odore leggermente dolce che è difficile da sentire perché se li compri dal grossista hanno già fatto un lungo viaggio e perso quelle caratteristiche. È così bello vederli crescere in tempo reale e goderne il buonissimo profumo.
I fiori in crescita hanno bisogno di tanta cura, pazienza e attenzione…Che tipo di cambiamento è avvenuto dentro di te grazie a questa profonda connessione con la natura che hai ogni giorno?
I fiori vanno a toccare degli aspetti molto personali della mia vita. Quando abbiamo avviato la fattoria, i piani erano di provare ad avere un bambino. Per diversi motivi, ciò non è accaduto. Ero molto depressa e triste. Mi chiedevo perché diventare genitori fosse così difficile per noi. Poi ho deciso di incanalare tutta la mia energia e tutta la mia attenzione alla coltivazione dei fiori. Volevo nutrire la fattoria e le relazioni intorno a me. Anche se non abbiamo figli, la fattoria è la nostra eredità e ci metto tutto il mio impegno, la mia cura. La fattoria e i fiori mi hanno nutrito e dato energia. Si tratta di muovere il proprio corpo, stare fuori, creare qualcosa di bello. Ora stiamo vedendo ciò che abbiamo invece di ciò che non abbiamo. È difficile arrivare alla totale accettazione di ciò che ti accade, ma quando succede, puoi portare molta gioia a ciò che già possiedi.
Il cambiamento climatico ha avuto un impatto sulla tua attività?
Sì in modo enorme. Questa è la terza proprietà in cui gestisco la mia fattoria. Dove eravamo prima la superficie era pianeggiante ma avevamo il rischio dello straripamento del fiume. C’era un minuscolo ruscello che costeggiava la fattoria e ogni volta che pioveva molto bagnava i miei campi di fiori. Era incredibile vedere la quantità di acqua che scorreva. La città vicino alla nostra fattoria non ha creato le adeguate protezioni per gli straripamenti e così è accaduto che tutta l’acqua ogni volta andava nelle strade e allagava i miei campi. All’opposto, in estate, tutto sta diventando estremamente secco. Quando piove, la pioggia è torrenziale, non soffice come in passato. Così abbiamo deciso di trasferirci in cime a una collina scegliendo il nuovo posto pensando alla qualità del terreno e alla posizione. È impegnativo coltivare qui ma nel complesso è meglio perché abbiamo molti vantaggi in termini di sicurezza dalle inondazioni. Da parte nostra stiamo cercando di fare sempre meglio per avere un impatto minimo sull’ambiente. Ora, ad esempio, stiamo usando i pannelli solari invece per l’elettricità. Ancora una volta, non cambia il mondo, ma spero che possa aiutare un po’.
Cosa ami di più nel tuo lavoro?
Soprattutto amo guardare i fiori crescere. Poi, amo scegliere i più belli per i matrimoni, raccoglierli appositamente per quella specifica coppia, far parte di questo loro momento così importante. Questa cura e dedizione crea una connessione molto intima con le persone coinvolte. È una sensazione davvero gratificante.
Hai qualche consiglio per le donne che vorrebbero aprire la loro attività commerciale?
Spesso le persone hanno molta paura a investire su sé stesse. Hanno altre cose di cui occuparsi o pensano che i loro sogni non siano importanti. È una bugia che ci raccontiamo. Per essere la versione migliore di noi, dobbiamo seguire i nostri sogni, non aver paura di investire soldi in questo. Quando hai un sogno e hai la possibilità di realizzarlo puoi condividere con il mondo la tua felicità e incoraggiare altre persone a fare lo stesso. È così importante, è vitale! Più sei felice, più gioia puoi diffondere nel mondo.
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