Come è nato il marchio?
Io e la fondatrice, Veronica Susman, abbiamo un background complementare. Io ho sempre lavorato nella cosmesi quindi nella cura della pelle e dei capelli, trucco e profumo, nello specifico nell’ambito dello sviluppo del prodotto. Veronica invece ha più esperienza in grandi gruppi come l’azienda Carrefour. Quando decise di lanciare un marchio cosmetico per la cura della pelle ci siamo incontrate ed è stato amore a prima vista. Abbiamo così avviato insieme il brand.
Ho provato la vostra crema e altri prodotti e sono fantastici. Oggi è così importante avere marchi come il vostro, completamente naturali, per la salute di noi stessi e del nostro pianeta.
Sì sono naturali al 100%. Di solito trovi prodotti cosmetici che lo sono al 99% o 99,5% perché per la parte tecnica è molto difficile avere tutto naturale. La texture piacevole della crema la riescono ad ottenere con una piccola parte di sostanze chimiche. Per questo i nostri prodotti sono estremamente innovativi. Sono con ingredienti che fanno bene alla pelle e che non sono nocivi. Non ho mai trovato un marchio così. Nelle aziende dove lavoravo prima dicevano sempre che era impossibile avere un prodotto naturale al 100%. Quando abbiamo iniziato il progetto, abbiamo visto che in Francia ci sono molti laboratori ma nessuno era in grado fare un prodotto al 100% naturale. Non ci siamo arrese e alla fine ne abbiamo trovato uno disposto a farlo.
Secondo la tua esperienza, perché pensi che gli altri non fossero disposti a farlo?
Il mercato cambia molto velocemente. Qualche anno fa per esempio volevamo i glitter o i colori nelle maschere per il viso o altre cose particolari. In passato nessuno si preoccupava così tanto che la cosmetica fosse naturale. Le necessità dei clienti ora sono cambiate quindi penso che i laboratori stiano cercando di cambiare anche loro ma hanno bisogno di più tempo. Per ora come brand sostenibile abbiamo questo forte vantaggio perché volevamo che tutto fosse naturale ma penso che in futuro tutti i brand potranno farlo. Il piccolo laboratorio che abbiamo trovato in Bretagna in Francia crede nella cosmesi naturale da molto tempo. È stato divertente perché all’inizio nessuno voleva lavorare con noi e ora abbiamo così tante aziende che vorrebbero farlo.
Avete aperto una nuova strada per la cosmetica naturale. È magnifico! Alla base del vostro marchio ci sono sei principi: ripensare, rifiutare, ridurre, ricollocare, riutilizzare, riciclare. Potresti spiegare meglio il loro significato applicato ai prodotti?
Con questo brand stiamo ripensando il nostro modo di consumare separando il prodotto skincare dal suo vasetto, e avendo così la possibilità di riacquistare solo il refill. L’interesse è poi economico in quanto il packaging da noi rappresenta solo il 5% del costo del prodotto mentre nell’industria cosmetica attuale costa in media il 50%.
Rifiutiamo tutti gli ingredienti derivati dalla petrolchimica e di origine animale.
Riduciamo il numero di prodotti necessari introducendo una routine di bellezza quotidiana minimalista ed efficace.
Grazie al nostro sistema di ricarica e all’ottimizzazione delle dimensioni dei nostri imballaggi, riduciamo inoltre del 90% i rifiuti monouso. Il principio di ricollocare si riferisce alla progettazione, la fornitura e la produzione che si trovano in Francia. Il 100% del nostro patrimonio è francese e il 100% del nostro imballaggio è francese.
Il riutilizzo si riferisce al barattolo cosmetico che oltre ad essere un oggetto di design è molto resistente affinché possa durare a lungo. Abbiamo optato per un vasetto cosmetico in cemento perché è il materiale che consuma meno energia durante la sua fabbricazione (84 g di Co2 contro 92 g per il vetro, 100 g per la plastica PP e 312 g per l’alluminio).
Infine riciclare. Tutti i nostri imballaggi sono mono materiali per facilitarne la lavorazione attraverso i canali di riciclaggio e consentire così loro di essere riciclabili al 100%.
Avete lanciato nuovi prodotti per questa estate?
Sì, un sapone senza sapone. Il procedimento che abbiamo seguito per realizzarlo è diverso dal solito procedimento che si usa per i saponi. Il ph è 5,7 quindi molto vicino al ph della pelle. Il sapone di solito è 10 ph, quindi non va bene per la pelle sensibile. Con questo ph bene per lavarsi solo le mani ma non per viso e corpo. Quando il ph è molto più alto o molto più basso la pelle soffre, sempre. Il nostro sapone è composto da oli organici quindi perfetti per tutti i tipi di pelle. Abbiamo anche lanciato un olio per il corpo con una ricarica la cui confezione è a base di fibra di mela per il 50%. Abbiamo cercato di trovare nuove strade, sempre per seguire i nostri principi. L’olio per il corpo è davvero facile da usare. E l’odore è davvero buono. Per noi è stato importante realizzare una confezione che fosse facile da trasportare. Anche il roll-on è meraviglioso perché puoi cambiare la sfera di vetro e naturalmente ricaricare il barattolo.
In questo periodo, sappiamo che è importante creare azioni e prodotti sostenibili, ma per voi, per il vostro marchio in particolare, perché è così importante essere sostenibili?
Quando io e Veronica abbiamo iniziato il progetto, abbiamo detto che volevamo creare qualcosa in linea con i nostri valori personali. Credo che sia davvero necessario quando si avvia un’impresa avere chiara la direzione e qual è la filosofia alla base. Alcuni anni fa, non pensavamo così spesso alla sostenibilità ma ora con tutte le cose successe come il Covid, il disastro climatico, non possiamo dire che non esista. Dobbiamo cercare di fare del nostro meglio per creare qualcosa che sia salutare per la pelle e per il pianeta. Vogliamo davvero creare un senso di benessere totale. Ci siamo convinte a proporre qualcosa di diverso. Abbiamo pensato che se la confezione è bella invogli di più le persone a ricaricarla e a tenerla. Se il roll-on è facile e ha una bella confezione è meglio ricaricarlo che avere una bottiglia di olio che quando la usi spargi olio ovunque.
Sono d’accordo perché quando devi cambiare qualcosa nella tua routine è facile farlo se hai qualcosa di bello, di comodo, che crei qualcosa di piacevole per te.
Siamo flessibili per i cosmetici. Proponiamo una soluzione, troviamo un compromesso alle esigenze dei clienti. E siamo davvero fiduciosi che tecnologia e laboratori proporranno opzioni sempre più sostenibili ma non vogliamo dimenticare che prendersi cura di sé stessi è un lusso che molte persone nel mondo non hanno. Hanno altre preoccupazioni ad esempio come posso sopravvivere? Come posso comprare il cibo per i miei figli? Non dobbiamo sentirci in colpa se ci prendiamo cura di noi stessi, ma dobbiamo ricordare che è un privilegio e quindi farlo nel miglior modo possibile e non dimenticare chi non ha questa fortuna.
Non siamo il tipo di azienda che dice: “Siamo i migliori, possiamo cambiare il mondo”. Sì, stiamo cercando di fare del nostro meglio, ma lo fanno anche molte aziende. Penso anche che sia importante essere sinceri con le persone. Ricevono molte informazioni e quindi devi essere onesto. È stupido mentire e scrivere qualcosa che non è vero.
Le persone sono più consapevoli. Guardano con attenzione i prodotti e la filiera. Quali sono gli ingredienti principali che utilizzate?
In quasi tutti i nostri prodotti puoi trovare l’alga chlorella della Bretagna, ottima per disintossicare e mantenere una pelle sana. L’estratto di mela ottenuto dalla biotecnologia, quindi non è necessario prendere tutte le risorse dal cibo che si mangia aiutando così molti paesi le cui risorse scarseggiano. Un altro ingrediente è la vitamina C, il lampone e la pesca. Inoltre abbiamo una tecnologia particolare. Alcuni di questi principi sono microincapsulati. Sono micro sfere che quando si rompono permettono alla crema di penetrare il 15% in più nell’epidermide.
Come immagini il futuro dei tuoi prodotti?
Penso che in futuro ci sarà molta innovazione ma per tornare alle basi. Vorrei creare un sapone unico ad esempio per i piedi, il viso così da avere un impatto minore sull’ambiente per produrlo. Inoltre mi piacerebbe avere prodotti più leggeri per trasportarli al meglio e con un ottimo risultato anche dal punto di vista sensoriale.
Potresti dare qualche consiglio alle lettrici e ai lettori di Bloom as you are? Come possiamo trovare la crema migliore per noi? E come si fa a riconoscere se una crema è di alta qualità?
È davvero una bella domanda. Quando provi un paio di sneakers, cerchi di capire se ti calzano bene, se sei comodo nel portarle. E lo stesso vale per i vestiti e anche per le creme. Quando qualcuno o un amico mi dice che è contento della sua crema io gli rispondo: non cambiarla! Quindi si tratta di capire se la tua pelle è a suo agio o meno con quel prodotto, se sei felice con la tua pelle o no. Quindi per decidere quale crema utilizzare devi sempre seguire le tue sensazioni.
Per la nostra routine di bellezza cos’è indispensabile fare? A volte il nostro stile di vita è così frenetico che tralasciamo delle cose fondamentali.
È importante pulire sempre la pelle prima di andare a letto, soprattutto se si vive in una grande città molto inquinata. Di notte la pelle si rigenera quindi è importante averla pulita. È anche molto importante esfoliarla e idratarla. Soprattutto l’esfoliazione stimola il flusso sanguigno.
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