Colori e forme rivisitate in chiave pop accompagnate da fragranze inebrianti descritte in modo fiabesco, il tutto concentrato in un prodotto sostenibile per l’ambiente, naturale e davvero cool. È la sfida vincente e geniale, per un ambito come quello della cosmetica naturale tutto improntato sui toni sobri e minimal, realizzata da Beatrice e Francesca Fiacchini affiatate e appassionate sorelle fondatrici del brand “Hoppibolla, il sapone che non ti aspetti”. Lo stupore affiora di fronte ad ogni loro creazione: dal bagno schiuma a forma di patatine fritte con fragranza di frangipane e miele, agli iconici simboli di Bologna, la loro città: il Tortellino, presentato come sapone e balsamo scrub corpo al pepe rosa o nella versione di doccia crema emolliente al pistacchio, le Due Torri, un olio da massaggio alla salsedine, e le Tette riformulate da loro in t.tine, un balsamo doccia ai frutti di bosco. Un’esplosione di gioia, allegria, buonumore che Bea e Chicca, così i loro diminutivi, riescono a trasmettere attraverso le loro creazioni tutte rigorosamente naturali e biodegradabili, packaging compreso. Non solo un prodotto sostenibile ma un’esperienza sensoriale totale in cui immergersi per riscoprire divertendosi il piacere di coccolarsi e prendersi cura di sé nel pieno rispetto dell’ambiente e di tutte le componenti della filiera.
Qual è il vostro background e come mai avete deciso di lanciarvi in questa avventura imprenditoriale?
Chicca: fin da piccola mi sono appassionata di cosmetica solida una volta scoperta. Essendo cresciuta con il concetto di cosmetico liquido per me era un qualcosa del tutto innovativo. Piano piano ho poi preso coscienza di tutti i valori che esistono dietro questo tipo di prodotto e ho iniziato a studiare sempre meglio le formulazioni per crearli in autonomia a casa, tra cui soprattutto le bombe da bagno tra le più difficili da realizzare.
Bea: Quando ho visto che i saponi solidi da lei prodotti le venivano così bene tanto da fare dei mercatini, è nata l’idea di creare qualcosa di serio. Io avevo già terminato il mio percorso di studi con una laurea in Relazioni Internazionali incentrata sul marketing e comunicazione tant’è che la tesi, fatta alla Silicon Valley a San Francisco, l’avevo scritta sul Social Marketing. Abbiamo quindi deciso di avviare il brand dando un’impronta che si differenziasse dal resto del mercato.
Quali sono stati i passaggi successivi?
Bea: Abbiamo cercato a livello comunale dei corsi per neoimprenditori e abbiamo trovato Futura una società pubblica per la formazione professionale e lo sviluppo del territorio con sede a San Giovanni in Persiceto che organizzava corsi gratuiti in collaborazione con la regione. Da quel momento siamo state seguite da un consulente d’impresa che tutt’ora ci sostiene. Questo avveniva nel 2018. L’anno successivo a settembre abbiamo registrato l’impresa così da poter entrare nel mercato a marzo 2020 proprio nel momento in cui è scoppiata la pandemia da Covid 19 che ha causato un brusco rallentamento. Essere travolte da un fenomeno così enorme ci ha destabilizzate ma noi non ci siamo arrese.
Chicca: il primo lockdown è stato traumatico, paralizzante. Non avevamo uno storico per poter dimostrare delle perdite e quindi ricevere gli aiuti fiscali necessari per poter proseguire l’attività come è successo per altre start up. In quel momento è stato necessario attingere ai nostri risparmi personali e farci aiutare dalla nostra famiglia avendo già bruciato per altre spese il finanziamento ottenuto dalla banca. In seguito a Natale 2020 abbiamo esordito con lo shop online riuscendo ad ottenere un bel riscontro da parte del pubblico. Ad oggi diamo l’assoluta priorità alla crescita della nostra piccola azienda, reinvestendo gli utili in innovazione, evoluzione della gamma e ricerca sulle formulazioni, sebbene questo spesso significhi sacrificio personale e drastica riduzione delle nostre retribuzioni in quanto socie.
La vostra storia è un esempio di quanto occorra lo sforzo, il duro lavoro per realizzare i propri sogni. A proposito di Silicon Valley lì è molto forte la filosofia dell’imparare dai propri fallimenti per raggiungere i propri traguardi piuttosto che farsi arrestare da essi oppure non provare neppure per paura appunto di fallire.
Bea: Abbiamo incamerato tante informazioni in questi anni come, ad esempio, gestire i facili entusiasmi. In fase di startup, in qualche modo, il ritorno c’è sempre: SOMETIMES YOU WIN, SOMETIMES YOU LEARN, il che non è sempre facile da gestire poiché viviamo in una cultura che non vede con favore gli obiettivi mancati. C’è di peggio però come l’avversione al rischio. L’importante è non negare o nascondere gli errori o le situazioni sfidanti; anzi, bisognerebbe condividerle e fare squadra, cercare soluzioni in modo proattivo. C’è un’energia nell’errore, la traccia per la verità e per una rinascita.
L’economia su cui ci siamo appoggiati finora è stata fallimentare. Dovremmo costruire stili di vita basati su pochi prodotti ma di qualità, che facciano bene alle persone e all’ambiente. Conoscere la filiera di ciò che acquistiamo in questo senso è fondamentale. È molto impegnativo invertire questa rotta solo che se non lo facciamo lo schianto sarà inevitabile. Il vostro brand nasce con una vocazione sostenibile ma in che modo si impegna concretamente in questa direzione?
Bea: Secondo me essere imprenditori ora in questo periodo storico richiede una responsabilità sociale oggettiva. Abbiamo fatto un giro di boa come atteggiamento rapace nei confronti del Pianeta. Quello che sta succedendo è la distruzione di un vecchio sistema. Mi piacerebbe che la distruzione fosse veloce e la ricostruzione pure e mi piacerebbe coglierla come opportunità per ripartire su basi differenti. Con il nostro brand vorremmo realizzare dei progetti che aiutino gli animali degli allevamenti intensivi e non solo. Per noi è una questione etica.
Chicca: Tutti i nostri prodotti sono cruelty free e quasi tutti vegani, a parte due che hanno una piccola percentuale di cera d’api comunque proveniente da una filiera sostenibile e che stiamo cercando di sostituire con la carnauba che proviene dalla palma. Anche la trasparenza verso il cliente per noi è importantissima. I nostri prodotti portano veri benefici sia alla pelle che ai capelli poiché utilizziamo solo prodotti naturali, senza conservanti, senza parabeni… solo cose genuine e semplici. Ci sono tante aziende che tendono a inserire tanti ingredienti in un unico prodotto spacciandolo per naturale quando poi alla fine quella piccola percentuale di ingrediente come può davvero portare beneficio? Spesso sono solo specchietti per le allodole. Occorre informarsi bene. Se c’è solo lo 0,1% di burro di karitè significa che c’è qualcosa che non va.
Progetti per il futuro?
Chicca: Al momento vogliamo promuovere l’ultimo prodotto realizzato, il VagaBOndo, un prodotto multifunzionale per lavare capelli, corpo e tessuti. Una formulazione attenta, delicata, e del tutto ecologica per un vero e proprio detergente 3 in 1, concentrato in soli 70 grammi di peso e il minimo dell’ingombro. L’abbiamo ideato pensando a chi compie pellegrinaggi, ai ciclisti, a chi viaggia anche in barca a vela… Contiene amido di riso emolliente e lenitivo, burro di Karitè nutriente e antiossidante, tensioattivi derivati dall’olio di cocco e olio essenziale puro di Tea Tree, con proprietà disinfettanti, cicatrizzanti, defatiganti e antimicotiche, e, come se non bastasse, un profumo meravigliosamente rinvigorente e freschissimo. Il KIT contiene inoltre due accessori indispensabili per ogni viaggiatore: la scatolina in alluminio, che consente di trasportare il prodotto in piena sicurezza ed estrema leggerezza, e il moschettone appositamente pensato per appenderlo con facilità alle fibbie dello zaino, così che possa asciugarsi tranquillamente all’aria aperta al termine di ogni utilizzo e in previsione di quello successivo. Anche in questo caso, come per tutti gli altri prodotti, la pellicola che avvolge il prodotto è in PLA, un materiale compostabile e biodegradabile derivato dagli zuccheri del mais.
Bea: Stiamo pensando inoltre ad alcuni progetti per il periodo natalizio. Ci piacerebbe creare delle profumazioni per l’ambiente con fragranze particolari come la zucca ghiacciata o i popcorn caldi al burro caramellato. Una versione pop delle due Torri che abbiamo già realizzato. Un balsamo doccia azzurro o rosa shocking tipo schizzo o dropping. Inoltre, ci stiamo impegnando molto per creare una rete di collaborazioni su Bologna. Ci piacerebbe inoltre rifornire gli Hotel sicuramente puntando a quelli più sensibili al tema della sostenibilità. Quello della ricezione è un ambito dove c’è tantissimo spreco e utilizzo di plastica. Sarebbe molto prezioso poter contribuire a un cambiamento.
Dove si possono trovare i vostri straordinari prodotti?
Chicca: oltre al nostro shop online, il VagaBOndo al momento è in vendita da ExtraBo in Piazza Maggiore a Bologna. I Tortellini si possono trovare da Soglia Rina in Via Castiglione o a Casalecchio di Reno. E infine gli altri prodotti sono presenti alla Bioprofumeria in via San Vitale o da Rosaspina in via Santo Stefano sempre a Bologna.

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